Il caso Campanelli
Campanelli, un bel pasticcio.
La storia del consigliere Campanelli a Poggio a Caiano è un bel pasticcio. L'opposizione è andata nei matti, e vista questa storia delle deleghe tolte, ha pensato subito di scrivere al prefetto chiedendo spiegazioni. Ed io lo dico alla mamma !
L'attuale controversia riguardante la revoca delle deleghe al consigliere Fabrizio Campanelli a Poggio a Caiano si mantiene ad alto livello di intensità. L'opposizione, al fine di dissipare le incertezze connesse a questo caso, ha inoltrato una formale comunicazione al prefetto di Prato, richiedendo con urgenza la convocazione di un consiglio monotematico. La richiesta è stata sottoscritta non solo dal capogruppo, ma anche dagli altri tre consiglieri di opposizione: Pucci, Tasselli e Vettori.
Questo atto di revoca delle deleghe, riguardante Campanelli e altri due membri del consiglio, è stato ratificato in precedenza da una delibera ufficiale del consiglio comunale. Pertanto, sorge una questione legale di fondamentale importanza: chi ha l'autorità di modificare o revocare tali deleghe? L'opposizione solleva un interrogativo cruciale: è effettivamente presente un'inesorabile incompatibilità o si tratta di un pretesto? Qual è la reale motivazione alla base della revoca delle deleghe a Campanelli? Inoltre, sorge una preoccupazione sul ritardo nella comunicazione di questa decisione, che è stata portata alla luce solo un mese dopo, nonostante la sua portata significativa.
La lettera inviata al prefetto Cogode sottolinea l'estrema serietà di questa questione sotto il profilo istituzionale e insiste sulla necessità di far emergere ogni dettaglio pertinente. L'opposizione ha fin dall'inizio manifestato la propria contrarietà riguardo alla suddivisione di deleghe così cruciali tra assessori e consiglieri, mettendo in luce il rischio di caos amministrativo all'interno del Comune di Poggio a Caiano. La richiesta di un consiglio monotematico rivela la volontà dell'opposizione di garantire trasparenza e accountability in questa delicata vicenda amministrativa.
Almeno questo è quanto dichiarato dall'opposizione.
È impossibile non sollevare un sorriso amaro di fronte all'ampio spettacolo di dilettantismo che caratterizza l'attuale scena politica locale. Da un lato, un sindaco e un consiglio comunale che sembrerebbero sostanzialmente non abili di gestire le questioni più basilari, con l'attuale opposizione (che, ricordiamo, era l'amministrazione comunale fino a maggio 2023) che detiene responsabilità per decisioni che hanno generato caos nel traffico di Poggio a Caiano. Partendo dall'obiettivo genuino di mitigare l'inquinamento atmosferico, tali scelte hanno dato vita a un labirinto di vie a senso unico, contraddittorie e degne di Machiavelli. Con risultati contro l'inquinamento decisamente dubbi.
Nella mappa sopra, ad esempio, puoi vedere il reale percorso che un automobilista deve percorrere solo per coprire la distanza disegnata dal rettangolo magenta. Può questo ridurre l'inquinamento a Poggio a Caiano?
Questo scenario illustra eloquentemente l'intricato risultato di decisioni apparentemente ben intenzionate, offrendo spunto per una riflessione più ampia sui dilemmi che affronta l'amministrazione locale nella sua ricerca di un equilibrio tra necessità ambientali e ordinaria convenienza cittadina.
In mezzo a questa sfida urgente, non la sola ma certamente la più urgente (un'urgenza che, va sottolineato, era stata dichiarata persino durante la campagna elettorale dall'attuale sindaco), sembra quasi surreale che l'attenzione sia stata dirottata sulla revoca delle deleghe a Campanelli. Questo fatto, a confronto con le questioni rilevanti e pressanti che affliggono la comunità, evoca reazioni di incredulità e riflette la distorsione delle priorità nell'arena politica locale. E, purtroppo, anche nel pensiero dei cittadini.
A cura di:
Alessia Chiave
Laureata in matematica con tesi in calcolo statistico dei sistemi complessi, si occupa di grandi, ma grandi sistemi di logistica.